E’ in dirittura d’arrivo in Parlamento l’approvazione definitiva del decreto cosiddetto mille proroghe che sta generando proteste vivaci da parte dei tassisti. Secondo le rappresentanze della categoria, questo decreto porterebbe notevoli danni ai tassisti, aprendo le porte al servizio Uber e al noleggio con conducente, in concorrenza con i tassisti regolari.
Uber è un’organizzazione a carattere internazionale che consente a privati di svolgere un servizio di carattere simile a quello dei Taxi pur in assenza della specifica licenza prevista per i tassisti. Inoltre sempre con lo stesso decreto chiunque potrebbe diventare tassista pur non vivendo nella città in cui presterebbe servizio. In sostanza, lamentano i tassisti romani, una persona di Cosenza, ad esempio, potrebbe fare il tassista nella Capitale, abbassando il livello di qualità del servizio ai cittadini, chiaramente.
Dunque, taxi fermi oggi, nessun taxi all’Aeroporto a raccogliere i passeggeri in arrivo o accompagnarli per prendere il loro volo e paralisi in città. I tassisti romani hanno organizzato un Sit in in piazza davanti a Montecitorio fino dalla prima mattinata ma proteste sono in atto anche a Torino e Milano.