Allattamento al seno: quali sono i benefici?

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Negli ultimi anni, si parla sempre di più, e per fortuna, dei benefici dell’allattamento al seno. Quando si aspetta un bambino è naturale farsi domande in merito.

Nelle prossime righe, abbiamo raccolto alcune informazioni che, speriamo, potranno aiutare chi vuole orientarsi meglio e capire qualcosa di più su questo importantissimo argomento.

Perché l’allattamento al seno è importante?

Gli studi scientifici degli ultimi decenni hanno approfondito a lungo i vantaggi dell’allattamento al seno. Tra i principali è possibile citare la riduzione dell’incidenza di numerose problematiche della salute del neonato, tra le quali è possibile citare le gastroenteriti.

Tra i motivi dietro ai benefici del latte materno sono da citare innanzitutto i componenti. La principale fonte di sostentamento dell’essere umano è caratterizzata dalla presenza di cellule staminali, globuli bianchi, batteri non patogeni.

Proseguendo con l’elenco dei componenti che caratterizzano il latte materno citiamo la presenza di anticorpi, enzimi e ormoni. Grazie ad essi, è possibile apprezzare una concreta prevenzione delle infezioni e di altre malattie.

Dati scientifici alla mano, l’allattamento al seno materno per i primi sei mesi di vita del piccolo hanno minori probabilità di avere a che fare con problematiche come la nausea e la diarrea.

Qualche dato sull’allattamento al seno

Come viene vissuto l’allattamento al seno nel mondo? Come è cambiato il modo di approcciarsi alla prima forma di nutrizione per l’essere umano? In questo caso, ci vengono incontro i dati forniti da UNICEF, che mettono alla luce aspetti che fanno a dir poco riflettere.

Giusto per fare un esempio ricordiamo che, in media, solo il 40% dei bambini nati nel 2018 è stato allattato al seno. Questa percentuale risulta più alta di 10 punti nei Paesi in via di sviluppo.

In generale, i Paesi in cui le mamme allattano di più al seno sono il Ruanda, il Burundi, lo Sri Lanka e le Isole Salomone. In linea di massima, la percentuale di diffusione dell’allattamento al seno come abitudine consolidata nei primi messi di vita del bimbo è più alta nelle zone rurali piuttosto che in quelle urbane.

Allattamento al seno: l’importanza per i prematuri

Approfondire la tematica, tanto complessa quanto affascinante, dell’allattamento al seno vuol dire chiamare in causa anche la sua importanza per la salute dei bambini prematuri.

In questi frangenti, la nutrizione al seno tramite latte materno può rivelarsi estremamente funzionale ai fini della protezione da diverse patologie gravi, dalla sepsi fino alle malattie polmonari a carattere cronico.

Entrando nel dettaglio del ruolo del latte materno per la salute dei bambini prematuri è il caso di ricordare che, quando è nella pancia della mamma, il piccolo riceve, attraverso la placenta, diverse sostanze.

Tra queste è possibile citare il DHA, un acido grasso che ha un ruolo di assoluta centralità ai fini del corretto sviluppo degli occhi e del cervello. Da non dimenticare è poi l’immunoglobulina G, un prezioso anticorpo.

Interrompendosi prematuramente quello straordinario circuito di comunicazione e di crescita che vede coinvolti la mamma e il suo piccolo, queste sostanze ad un certo punto vengono a mancare.

Il problema, di sicura rilevanza, si può in qualche modo ovviare grazie all’allattamento al seno che, come già ricordato, vede la somministrazione di un alimento ricco di principi nutritivi importantissimi.

Abbiamo fatto cenno anche al contenuto di enzimi che caratterizza il latte materno. La loro presenza è cruciale in quanto, in generale, i bimbi prematuri hanno un tratto gastrointestinale non perfettamente sviluppato, motivo per cui necessitano di essere nutriti, fin dalla nascita, con alimenti contraddistinti da un alto livello di digeribilità. Il latte materno è il non plus ultra da questo punto di vista!