Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto modo di vedere crescere a dismisura il numero dei soggetti allergici ai principi attivi che formano i farmaci, motivo per cui si preferisce accostarsi ai rimedi omeopatici. L’omeopatia può essere considerata la risposta a questi tipi di problemi? Ecco quali sono i pro e i contro di questa medicina.
Quando si parala di medicina omeopatica lo scetticismo dilaga, questa ha gli stessi effetti quella che chiamiamo “medicina tradizionale”? Molto spesso sottovalutiamo il fatto che la vera e propria medicina tradizionale non è quella chimica, ma bensì quella omeopatica dato che i primi medici combinavano i farmaci attraverso le erbe. In un certo qual modo è come se la medicina sta vivendo un passo indietro di diversi anni, si può dunque parlare di un abuso di farmaci con eccipienti chimici? Tra i contro troviamo proprio questo aspetto dato che una risposta positiva a questa domanda non esiste perché tutto dipende dalla reazione del nostro corpo.
La farmacia omeopatica, come quella chimica, riesce a curare ogni cosa ma in modo più rilento. (Ndr. Se ad esempio un farmaco chimico riesce a curare un’influenza in tre giorni, con un farmaco omeopatico potrebbero volerci anche cinque). La domanda che sorge spontanea in casi è: con la medicina omeopatica si è completamente liberi da possibili allergie? In questo caso la risposta purtroppo è negativa perché si può manifestare allergie anche ai farmaci omeopatici.
Prima di assumere medicine omeopatiche, soprattutto se siete dei soggetti allergici, chiedete un parere al vostro medico curante, dopodiché deciderete se effettivamente sia il caso di affidarsi a questi rimedi. La fase successiva sarà fatta da alcuni controlli clinici per effettuare quali sono gli eccipienti ai quali siete allergici e se verificare se lo sarete anche al corrispettivo naturale. Solo nel momento in cui siete in posso delle dovute analisi potete scegliere se affidarvi o meno alle cure omeopatiche.